Tra storia e leggenda

Sulle origini del caffè non abbiamo indicazioni storiche certe, ma sono tante le leggende che alimentano la curiosità degli amanti di questa bevanda.
Sembra verosimile che la parola caffè derivi dalla regione di Kaffa, in Etiopia, in cui il caffè sarebbe stato scoperto, dato che la Coffea Arabica è originaria proprio di quest’area geografica.
Nel 1891 Pellegrino Artusi, autore del famoso trattato “La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene”, affermava che il miglior caffè è quello proveniente dalla città yemenita di Moka e questo potrebbe darci un’ulteriore chiave per individuarne l’origine. Artusi sosteneva che il caffè sarebbe stato scoperto da alcuni monaci, i quali avevano notato che le loro capre, dopo aver mangiato le bacche rosse di un certo arbusto, diventavano più vivaci e a tratti irrequiete. I monaci, per combattere improvvisi colpi di sonno nelle loro notti di preghiera, avrebbero quindi reso commestibili anche per l’uomo quelle bacche, abbrustolendole, macinandole e facendone un infuso.
In Europa il caffè sarebbe giunto nel 1683 in seguito al secondo assedio turco della città di Vienna. Sbaragliati gli Ottomani, vennero ritrovati nel loro accampamento sacchi di chicchi tostati, fino ad allora sconosciuti al mondo occidentale.
Altre fonti invece riportano che il caffè avrebbe fatto il suo ingresso in Italia attraverso i grandi porti delle rotte commerciali con l’Oriente, in primis Venezia, in cui il primo carico di caffè documentato risale al 1624.

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